A – RAPPORTI FRA MEMBRI DELL’ASSOCIAZIONE (VOLONTARI, OPERATORI SANITARI, CONSIGLIERI) (punti 1, 2, 3, 4, 5)
La complessità e la particolarità degli scopi statutari di PALLIUM (A- assistenza domiciliare gratuita ai malati oncologici e cronici in fase avanzata. B- diffusione del principio di solidarietà), rendono necessaria la condivisione di alcuni principi comportamentali fra i componenti, a vario titolo, dell’associazione
- Il rapporto fra i diversi membri deve essere improntato al rispetto reciproco e alla disponibilità all’aiuto dell’altro.
- Pur essendo i vari membri appartenenti a sottogruppi diversi (volontari, operatori sanitari, consiglieri) questi devono relazionarsi fra loro avendo chiaro che ciascun gruppo è indispensabile alla buona attività dell’altro, ma soprattutto all’efficace esaudimento del compito assistenziale dell’associazione.
- Qualsiasi contrasto deve essere risolto all’interno del sottogruppo di appartenenza attraverso un confronto trasparente e costruttivo. Qualora ciò non fosse realizzabile, il problema verrà presentato all’’assemblea dei soci. Ogni sottogruppo ha un referente responsabile (vedi allegato)
- Ogni aderente all’associazione deve essere in regola con la quota associativa annuale (da pagarsi nel periodo dicembre- gennaio) e deve essere munito della tessera di Socio aggiornata
- Volontari e operatori devono comunicare al proprio referente il periodo di interruzione temporanea o la recessione per motivi di salute, ferie o altri impedimenti.
B- RAPPORTI CON UTENTI DELL’ASSOCIAZIONE (punti 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14)
- Gli utenti dell’associazione sono i malati e i loro famigliari. Si tratta di persone che nel momento in cui vengono in contatto con volontari e operatori sanitari Pallium, si trovano in uno stato di fragilità legato alla malattia e a quanto ad essa correlato. Il comportamento di ciascuno deve essere consono, rispettoso della condizione e basato sulla disponibilità individuale oltre che professionale. Qualora i volontari si trovassero in uno stato di disagio emotivo possono fare richiesta al Direttore sanitario di avere un incontro con lo psicologo dell’équipe
Volontari, operatori e consiglieri:
- sono tenuti al rispetto della privacy (legge196/2003 e successive modifiche) e del segreto sui dati sensibili
- non possono ricevere regali dagli utenti a nessun titolo. Qualsiasi forma di riconoscenza deve essere rivolta all’associazione. In particolare: al denaro deve corrispondere una ricevuta e i regali non devono essere accettati come personali bensì presentati al proprio referente che li indirizzerà al responsabile delle manifestazioni. Nel caso di regali di rilievo, (oggetti di valore , beni immobili) il Consiglio Direttivo di concerto con l’assemblea dei soci, si riserva di stabilire la forma di accettazione più trasparente nonché di farne menzione scritta nella Relazione Morale annuale e di ringraziare il donante a firma del Presidente. La donazione di beni immobili deve comprendere l’impegno scritto dell’associazione all’impiego per gli scopi statutari. La deroga al punto 8 per piccoli regali che l’utente vuole destinare ad una persona in particolare, deve essere stabilita all’interno del gruppo e in ogni caso si riferisce ad oggetti che non superano il valore di 20 €: da escludersi ovviamente il denaro.
- non possono ricevere lasciti testamentari a loro nome
- operano per il benessere e la dignità della persona e per il bene comune, sempre nel rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo. Non cercano di imporre i propri valori morali.
- Rispettano le persone con cui entrano in contatto senza distinzioni di età, genere, razza, religione, nazionalità, orientamento sessuale, ideologia o censo.
- operano liberamente e danno continuità agli impegni assunti ed ai compiti intrapresi.
- intervengono dov’è più utile e quando è necessario, facendo quello che serve e non tanto quello che li gratifica (nell’ambito del proprio settore di riferimento)
- collaborano con gli altri componenti e partecipano attivamente alla vita dell’associazione. Prendono parte alle riunioni per verificare compiti e motivazioni nello spirito di un indispensabile lavoro di gruppo.
C- RAPPORTI TRA CONSIGLIO DIRETTIVO E SOCI (punti 15, 16)
- ogni socio singolarmente può presentare le proprie istanze all’assemblea dei soci (ne viene convocata 1/quadrimestre, salvo assemblee straordinarie
- le decisioni di indirizzo vengono prese dai consiglieri nell’ambito delle riunioni di consiglio e comunicate ai soci all’assemblea. Le decisioni che concernono il servizio vengono prese col Direttore Sanitario. Le comunicazioni urgenti devono essere comunicate ai volontari della segreteria che provvederanno a trasmetterle via tel o mail
D- RAPPORTI CON EQUIPE DI ASSISTENZA (punti 17, 18)
- qualsiasi componente dell’associazione può chiedere, per un conoscente o un familiare,
l’intervento dell’équipe sanitaria rispettando la prassi (segnalazione alla segreteria o al medico che provvederanno ad attivare l’assistenza e l’introduzione di tutte le figure necessarie, infermieri, fisioterapista, psicologo)
- al fine di migliorare l’assistenza qualsiasi suggerimento o segnalazione può essere fatta al direttore sanitario che provvederà a riferire al gruppo nell’ambito della riunione settimanale.
E- RAPPORTI CON ISTITUZIONI E CITTADINI ESTERNI ALL’ASSOCIAZIONE (punti 19, 20, 21)
Volontari, operatori e consiglieri
- Rispettano le leggi dello Stato, nonché lo statuto ed il regolamento dell’associazione e si impegnano per sensibilizzare altre persone ai valori della stessa.
- Svolgono la propria attività permettendo a tutti di poterli identificare. Non si presentano in modo anonimo, ma a nome e per conto della onlus
- Agiscono e si relazionano agli altri avendo chiaro che il presente statuto li impegna a considerare come primo obiettivo l’interesse dell’associazione e non il proprio che sia esso di immagine, economico o di prevaricazione nei confronti di altri.